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venerdì 29 marzo 2013

La giornata mondiale del VABBE'

La vena sulla tempia destra avrebbe cominciato a pulsare.
Sulle unghie ci avrei aggiunto anche l'olio e il sale.
Avrei cominciato a scrivereRiscrivereSalvareCancellare bozze di messaggi e mail. Pericolosi, inopportuni.
Lo stomaco sarebbe diventato una grotta squassata da una tempesta di esuberanti succhi gastrici.
Il piede ficcato tra la chiappa sinistra e la sedia avrebbe cominiciato a tamburellare così tenacemente da competere con un massaggio drenante anticellulite - unico effetto collaterale desiderabile di cotanta improvvisa crisi d'ansia.

AAAANSIA. Che mi avrebbe segregata su un atollo di autocommiserazione ad enunciare gli indomabili commi della Legge di Murphy.
E invece.

mercoledì 20 marzo 2013

E Self Promotion sia

Questa mi ha sempre fatto scassare:

Ma basta parlare di me. Parliamo di te.      
Che cosa ne pensi Tu di Me ?

Ah beato egocentrismo.
L'indefesso narcisismo
un po' mi affascina, lo ammetto.. tuttavia, in linea generale, si trova in pole position tra le caratteristiche umane che schifo peggio del puzzo di AllStar sudata.
Si gioca la medaglia d'oro con
la boriosa volgarità  
et
la tronfia doppiezza.

Credo siano atteggiamenti mal tollerati dai più, ma la mamma degli spocchiosi pare proprio non abbia la televisione:
alzi la mano chi non ha almeno un esempio tra parenti, colleghi o conoscenti che vanti una o più delle sopracitate piaghe caratteriali... tra parenti, conoscenti, colleghi può capitare, no?
Certo invece che tra gli amici, che sono la famiglia che uno si sceglie, uno mica seleziona tanta orripilezza,
ti pare? Eh no, eh.
Figuriamoci tra i fidanzati.

venerdì 15 marzo 2013

Fragole nel vuoto

Passeggi ignara in libreria e tra un milione di mondi di carta, improvvisamente
c'è n'è uno-unosolo che si libra (embè) dagli scaffali, fà un doppio carpiato da
9.9-9.5-9.8: medaglia d'oro
e ti si salda al palmo tipo mastice, che poi alla cassa ci passi pure la mano sul lettore. 

Quando poi lo leggi capisci il PPPPerchè di tanta illuminata furia.
Perchè avevi bisogno di leggere proprio quelle parole, indossare proprio gli occhiali che ti porge accattivante l'autore. Tu non lo sapevi ma quel mucchietto di pagine punteggiate di inchiostro, parlavano di te perfino al tipografo "Sarò così importante per Olivia!"

Lode a "Buddha, Freud e il Desiderio" saggio di Mark Epstein,  Edizioni Indiana.
Mark, grazie. Ti chiami come Mark Lenders quello di Holly e Benji, e sei il bomber del mio campionato di pipponi filosofico-esistenziali. Bravo sei.

Perchè mi stai spiegando uno stracumulo di cose saggerrime sulle quali mi struggo da almeno 15 vite.

lunedì 4 marzo 2013

Draghi che reclamano i loro cerchietti

C'ho una brutta malattia che si chiama diplomazia.
E con questa rima fake inizio senza vergogna questo post dedicato con slancio a:
I troppi Vaffanculo Trattenuti della mia vita.

Diplomazia è un eufemismo naturalmente.
E' la punta di virtù di un iceberg di pavida e molto deleteria paura del conflitto.

Parliamone.
Ho TANTO bisogno di consigli tra l'altro. E' arrivato il momento di svoltare. 

E' cominciata così.
Scena 1 - Corridoio Asilo - Interno giorno.
Torno al mio armadietto dopo l'ora di ginnastica e il mio cerchietto rosa, il più bel cerchietto che si possa desiderare all'età di 4 anni - primo e ultimo vezzo da signorina di una, di lì a poco, futura maschiaccia - è sparito. Avrei tanto voluto intimare alla maestra di convocare la polizia scientifica ma C.S.I. andrà in onda molto dopo, lei non capirebbe e, triste, taccio.
Scena 2 - Cortile Asilo - Esterno giorno.
Una bambina di un'altra classe, sconosciuta e altezzosa, indossa il MIO cerchietto. Sotto la luce del sole, davanti a tutti.
Io la guardo da lontano, ingoio parolacce che ancora non conosco. Umiliata, taccio.
Due lacrimoni dal gusto amaro sono l'unica reazione e non andranno più lontano della punta delle mie scarpine. Dentro è un tumulto di emozioni ma non so esprimerle.

Era solo l'inizio, porco mondo.

venerdì 1 marzo 2013

Roma nei miei secoli. Odi et amo.

Che poi a me Roma mi aveva illusa fin da bambina.
M'aveva stregata senza appello.
E' un po' puttana diciamocelo. La fa credere un po' a tutti.
Ormai un po' la odio.

Il primo ricordo che ho è notturno: il colonnato di piazza S.Pietro. Ci cammino sotto, alzo il naso all'insù e non ne vedo la fine.
Si, certo ero nana e ok. Ma il colpo d'occhio mi diede uno schiaffo di magnificenza tale da stamparsi indelebile nei miei ricordi.
Cotta. Io sono vissuta qui in un'altra vita - pensai.
Cotta persa - aò.
E non avevo nemmeno ancora assaggiato la pizza rossa piegata in due.

Quella prima volta ci misi piede danzando.
Ero tra le ragazzine scelte nella mia scuola di danza di provincia, per allestire nientepopòdimenoche uno spettacolo sui 5 continenti.
Il teatro della mia magistrale interpretazione dell'Oceania sarebbe stato la Sala Nervi in Vaticano.
Lo spettatore per il quale avremmo volteggiato leggiadre noi ballerine in erba -  con altre decine e decine di giovani artisti da tutto il belpaese - si ruppe una gamba il giorno prima del debutto. 
Posso dire che Wojtyla mi ha tirato pacco.
In compenso c'erano altre 6000 persone in quel ciclopico salone.
Quando uscii davanti a quella moltitudine ricordo la pelle d'oca persino sulle guance.
Non mi è più capitato in tutta la vita, come le dita nella corrente. Si spiega anche il cristo tipo fulminato della scultura che occupa il fondale del palcoscenico, fateci caso.
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