(Stai leggendo una pagina di AFRICAN JOURNAL - il diario del mio viaggio in Zambia nel 2012.
Trovi il resto sotto l'etichetta Africa. Sì, qui le cose semplici vanno alla grande.
Trovi il resto sotto l'etichetta Africa. Sì, qui le cose semplici vanno alla grande.
Se vuoi altre info sull'associazione con cui sono partita, scrivimi, orsù: esplorattrice@gmail.com)
h 15:00 - Lilongwe (Malawi)
L'aereo sta per decollare.
Questa mattina mi ha svegliata il canto di un gallo zambiano e avrei voluto fermare il tempo. E' una giornata colma di malinconia e gratitudine shekerate.
Dopo la colazione tutti insieme, al momento dei saluti, Padre Temerughet aveva in braccio il piccolo Seth, di 13 mesi, figlio di una coppia di americani che vive in Malawi, sua ospite.
Mi sono avvicinata e con un sorriso e la guancia appoggiata a quella del piccolo, mi ha raccomandato "Non gocciolare eh", avevo già l'occhietto lucido lucido, da commozione veloce. Troppo tardi, le prime lacrimuccie avevano già preso la loro strada per rimanere in Africa.
A darci il via, per toccare emozioni forti, è stato proprio lui poco prima, raccontandoci delle storie dure ed intense, tratte dalle sue esperienze come missionario in terre più difficili, come l'Uganda ai tempi delle rivolte dei ribelli, alcuni anni fa.
Ha preparato un bello scivolo per la mia già certa commozione in vista della partenza.