(Stai leggendo una pagina di AFRICAN JOURNAL - il diario del mio viaggio in Zambia nel 2012.
Trovi il resto sotto l'etichetta Africa. Sì, qui le cose semplici vanno alla grande.
Trovi il resto sotto l'etichetta Africa. Sì, qui le cose semplici vanno alla grande.
Se vuoi altre info sull'associazione con cui sono partita, scrivimi, orsù: esplorattrice@gmail.com)
h 21:15 Chipata ZAMBIA - DAY 5
Buongiorno/Come stai? = MUAKA BWANJI o anche MULI BWANJI
Bene = DIRIBWINO (leggi diribuino)
E tu? = CAIA INU ?
Ci vediamo dopo = TIZAO NANA
Che giornata indimenticabile. Spettacolare.
Questa mattina i "competitors" si sono presentati all'appuntamento puntuali e ben attrezzati.
Anzi in anticipo. Esagerati, neanche a Milano.
Alle 6.15 Fox ha chiamato Piedone al cellulare. Dimenticato nel marsupio di Corista e perciò il trillo mi ha buttata giù dal letto con largo anticipo. Potrei uccidere per molto meno. Ma sono in vacanza. Chiamava per dirci che lui e il resto della banda stavano già partendo diretti al punto in cui ci saremmo trovati più tardi. Cose che non ti aspetti, ecco.
Figuriamoci, neanche a Lugano.
L'arrivo al villaggio di POZE (leggi podzi, che il nome è già tutto un programma, mi pare), nei pressi di CHIPARAMBA rimarrà nel mio cuore per sempre.
La pista seguita dal nostro pick up in certi tratti era troppo stretta e sono stati costretti a deviare in altri tratti della savana, in passaggi tra i tronchi, di pochi centimetri più larghi dei fianchi dell'enorme mezzo.
Nella savana fitta è comparso un uomo in bicicletta, con una maglietta e pantaloni marroni. Appena ci ha visti ha fatto dietrofront e ci ha preceduti in direzione del villaggio, poi ha accellerato la sua pedalata e lo abbiamo visto sparire tra le capanne.
Poco dopo molta gente, donne, decine di bambini e una manciata di anziani, ha cominciato a radunarsi vicino al nostro fuoristrada. Ci hanno fiancheggiati e preceduti fino al centro del villaggio tra sorrisi a 73 denti e grida di gioia.
Alcune donne si sono inchinate e hanno salutato Bambo Francis posando la fronte sulla sua mano.
Si sono poi messe davanti a tutti noi, pallidi e meravigliati, a ballare e cantare tra loro.
Le loro danze, i sorrisi, i canti mi hanno commossa fino alle lacrime.
Ho provato qualcosa di indescrivibile. Non ho saputo trattenermi, è stata una emozione che non dimenticherò. Mi sono guardata intorno, anche il resto della ciurma aveva lucciconi e sorrisi ebeti stampati in viso.
Pochi minuti dopo è arrivato l'uomo che ci aveva preceduti in bicicletta. Si era cambiato, ora indossava una camicia colorata, a patchwork gialli, arancioni e marroni. E' il capovillaggio. Ci ha portato delle sedie in plastica rosse, blu e verdi e ci ha invitato a sederci all'ombra di un grande albero.
Il villaggio è fantastico, ai piedi di una collina e immerso nel bush più selvaggio. I bimbi, come al solito - sono qui da 3 giorni e dico già "al solito", che bellezza :) - sono magnifici. Come li descrive anche Bambo Francis - sono "genuini", spontanei, puri.
E in quell'azione magica, il portar loro l'Acqua, mi sono sentita quasi in un sogno.
Fino ad oggi le donne hanno recuperato acqua fangosa da una palude a qualche centinaio di metri più a valle. Il rabdomante ora ha trovato il punto adatto e stiamo scavando il pozzo a pompa sotto un grande albero, al centro del villaggio.
Questo primo pozzo in questo viaggio, viene scavato il giorno del compleanno di Plettro. Ne sono veramente felice e anche lui - come noi tutti - oggi era emozionato e raggiante come non mai.
Sono arrivati uomini dai campi, tutte le donne e i bimbi, i pochi anziani della comunità. Tutti insieme abbiamo assistito allo scavo.
Fox & Co. sono stati molto rapidi ed efficienti.
A seguire tuttavia, hanno perso la benevolenza della compagine femminile della spedizione.
Nel corso della giornata, uno di loro in particolare, che chiameremo Mandrillo (e lo stesso boss, Fox, non ha avuto uno stile migliore) ha fatto un po' troppo lo spiritoso con me e Corista. Ci hanno invitate ripetutamente a salire in macchina con loro durante gli spostamenti successivi e hanno avuto un atteggiamento in generale un po' troppo affettuoso.
Stasera, guardando una foto di gruppo scattata alla fine del lavoro per il pozzo, ci siamo accorte che il simpatico Mandrillo, durante lo scatto, ha allungato la mano in direzione tetta sinistra di Corista.
Sisi, palese proprio. Dalla foto si vede perfettamente: mano aperta appoggiata con nonchalance e lui tutto contento e soddisfatto della goliardata.
Eh no, la manomorta, no.
Corista era furiosa, fosse stato per lei domani avremmo già bussato alla porta di Curry e mollato la squadra di playboy che ci siamo subite oggi.
E invece.
Il lavoro svolto fin qui è stato impeccabile e Fox & Co. sono stati anche molto più rapidi del previsto. Nel pomeriggio avevamo già visto il pozzo quasi finito.
Manca solo la gittata di cemento, che deve essere posta dopo un paio di giorni dallo scavo, e dopo un altro paio, il pozzo potrà essere inaugurato.
Tornati nel nostro "ufficio" nel giardino della missione, abbiamo chiuso la trattativa per 3400 dollari a pozzo per i prossimi scavi. Ben 400 dollari a pozzo, in meno rispetto al prezzo concluso precedentemente con Curry. Abbiamo ottenuto un prezzo così basso perchè abbiamo preventivato almeno 7/8 altri pozzi entro la nostra partenza.
Aggiunti ai 3 già scavati con Curry dal gruppo precedente dell'associazione, vogliamo scavarne almeno 10 in questa estate di spedizioni. Un grandissimo risultato per l'associazione.
Nel pomeriggio abbiamo visitato altri due villaggi nei paraggi, il secondo di questi, domani avrà un nuovo pozzo.
Sul primo invece dobbiamo riflettere, si tratta in realtà di due grossi villaggi adiacenti che hanno già un pozzo ciascuno. Tuttavia la popolazione complessiva è in forte aumento e la necessità crescente causa frequenti guasti ai due impianti già esistenti.
La necessità c'è, tuttavia il grado di urgenza ci sembra inferiore rispetto ad altri casi. Aspettiamo di visitare altri villaggi, la lista di applications da valutare è ancora lunga.
Ogni villaggio che visitiamo mi affascina. Osservo la Vita che svolge la gente qui. Lenta, essenziale.
I bimbi giocano in grandi spazi aperti, con tutto ciò che recuperano. Costruiscono giocattoli anche elaborati con i rifiuti, i palloni spesso sono mucchi di stracci tenuti insieme con lo spago. Gli animali da cortile convivono liberi con le persone. Credo di aver fotografato un bimbo che faceva i suoi bisognini poco lontano da noi e vicino a lui un maialino che aspettava. La propria cena, suppongo.
L'igiene qui è una materia che si studia a scuola, perchè non si conosce. L'acqua è un bene scarso e credo che il sapone sia qualcosa di molto prezioso.
La collaborazione con la nuova impresa di Fox sembra partita alla grande, nonostante le sgradevoli attenzioni dei nostri nuovi scavatori di fiducia. Non ci fidiamo del tutto ma siamo ben disposti, ce la mettiamo tutta per esserlo, vogliamo esserlo.
Tuttavia ci viene male metter da parte anche l'antipatia e la diffidenza che tutti e 6 proviamo verso l'autista di Bambo Francis, Malboro - è stato lui, dalle nostre deduzioni a segnalarci come possibili clienti a questa ditta spuntata dal nulla. Li vediamo conversare come vecchi amici, lui e il Mandrillo in particolare. Oggi, dopo aver osservato il lampante feeling tra loro glielo abbiamo chiesto, lui ha negato, mentre invece, pochi minuti dopo, il Mandrillo ha confermato la vecchia conoscenza con lo chaffeur.
Questa bugia, la condotta precedente con Bambo Francis e la sua scarsa capacità di conquistare la nostra simpatia, molto probabilmente gli costeranno 15 giorni di stipendio. Abbiamo infatti chiesto a Bambo Francis di far guidare noi, e di richiamare Marlboro al lavoro quando noi ripartiremo.
Mi sono sentita un po' una merdina a dir la verità, un po' tutti forse.
La diffidenza però serpeggia vispa al solo rivolgere su di lui il nostro sguardo. Guida pure male.
Insomma, Marlboro, per te Mister Pozzi Felici finisce qui.
Le dubbie considerazioni non sono terminate: dalle nostre indagini Mandrillo non è interno alla ditta di Fox, scommetterei che sia stato il tramite tra Marlboro e Fox. E che entrambi, Marlboro e Mandrillo, gli M&M's, guadagnino una percentuale sul lavoro.
Forse tutto ciò sono solo affari, tutto normale. Questi sospetti però ci stanno infastidendo non poco, forse Marlboro farà ferie forzate ma se la nostra deduzione è realtà, anche lui avrà il suo compenso per l'accordo di oggi per gli altri pozzi. Non gli sarà andata male comunque.
Voglio un po' crederci, mi sembrerebbe davvero ingiusto altrimenti aver chiesto a Bambo Francis di mandarlo a spasso in questi prossimi giorni. La rockstar non ha fatto una piega comunque, era d'accordo con noi, parrebbe.
Bambo Francis appoggiato al suo bastone e al pick up, che guarda gli scavi con il viso soddisfatto è un'altra immagine che resterà indelebile.
Vivere questa esperienza con lui - che oltretutto parla il dialetto della mia famiglia - delle mie origini - è un valore aggiunto enorme in questa esperienza.
Mi fa sentire di avere radici con le quali posso spostarmi - forte e nutrita - nel mondo.
Fin dalla prima volta che ci parlai, lo scorso anno, in Italia, durante una cena per raccogliere fondi per l'associazione, ho sentito che si trattava di un incontro speciale.
Bambo Francis o lo ami o lo odi, niente mezze misure. Sicuramente ho un debole per questo pretastro.
La sua simpatia, semplicità e l'esperienza umana che incarna, fanno di me una sua fan scatenata.
Anche se si fa la doccia solo di sabato. Se viaggi vicino a lui, non vedi l'ora che arrivi il weekend. Veramente rock.
E' stato lui a confermarmi, mentre scattavo foto e le facevo vedere ai bimbi, che al 90% è probabile che essi non abbiano mai visto la loro immagine e non si riconoscano neppure - infatti riconoscono gli altri nelle foto di gruppo per lo più, di quelle ridono eccitati e subito indicano i loro amici vicini, appena li distinguono, invece osservano stupiti i ritratti, quasi incerti su chi sia la persona che vedono nello schermo. Certo si saranno potuti vedere riflessi in qualche vetro o specchio prima d'ora, ma non si tratta di una faccenda quotidiana per loro.
Quanto può essere diverso relazionarsi a se stessi e al prossimo, a partire da questa immagine esteriore di sè, così poco presente? Per loro essere più o meno belli o brutti conta molto poco, quasi nulla probabilmente per molti di loro.
Come deve essere? Siamo lontani anni luce da questo genere di libertà.
Io ho un bell'aspetto per i canoni della società in cui vivo e questo condiziona la mia vita da sempre. Mi dà vantaggi, a volte limiti o instaura pregiudizi.
Parte del mio lavoro si fonda anche sulla "bella presenza", inevitabilmente noto questa questione e non posso non rifletterci. Fatico ad immaginare realmente cosa significhi.
Avevo chiesto alla cuoca della missione se poteva preparare una torta per il compleanno di Plettro.
A colazione ne mangiamo una semplice e buonissima.
Stasera Padre Temerughet se ne è uscito dalla cucina alla fine della cena, con una torta coperta di panna verde fluorescente. Arrivava dal supermercato della città. Abbiamo smesso di diffidare del colore radioattivo quasi subito, è stata proprio una bella festa. Plettro era felice, io con lui.
Che giornata stratosferica.
Ed era stratosferico pure lo scarafaggio che abbiamo trovato io e Corista nell'angolo del bagno prima di entrare sotto le coperte. Mortacci Suoi.
Piedone - convocato in 16 secondi netti per risolvere l'emergenza - ci è salito sopra, era l'unico della misura giusta, e lo ha fatto esplodere. Il boato l'ho immaginato riecheggiare nella savana. Che sia di monito per tutti gli insetti proporzionati al continente. Mortacci Loro.
E' sempre un'emozione leggere di Africa, e le tue foto sono splendide.
RispondiEliminaGrazie davvero, sono felice di condividere questo diario.. racconta una avventura unica!
Elimina