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mercoledì 26 agosto 2015

Vicini al Mal D'Africa - African Journal DAY 20

(Stai leggendo una pagina di AFRICAN JOURNAL - il diario del mio viaggio in Zambia nel 2012.
Trovi il resto sotto l'etichetta Africa. Sì, qui le cose semplici vanno alla grande.
Se vuoi altre info sull'associazione con cui sono partita, scrivimi, orsù: esplorattrice@gmail.com)

h 19:00 - Chipata


Questa mattina il gruppo si è diviso. Corista e Cuggi sono andati direttamente a Citiela per monitorare la prosecuzione dei lavori diretti dal team di Curry. Nel frattempo io, Piedone, Il Nordico e Plettro abbiamo incontrato Fox e il suo socio Mandingo, cintura nera di simpatia proprio. 
Una litigata storica signori e signore. Vi ha partecipato in modo attivo anche Bridge, guadagnandosi definitivamente la nostra incondizionata fiducia.
Alla fine della discussione il povero Fox mi faceva quasi un po' pena. Quasi. Un po'. Si è imbarcato in una impresa più grande delle sue possibilità. Della sua incapacità tuttavia ne abbiamo pagato le spese noi, in salute. C'abbiamo un fegato così. 
Ora abbiamo da sperare che, come stabilito, domani lui riesca a completare l'ultimo pozzo a Cizimati e che ci sia quindi possibile pagarlo senza remore o dubbi.
Non vediamo l'ora di salutarlo A MAI PIU'. 
Domani controlleremo il suo lavoro insieme a Bridge, sarà una giornatina di esami.



Abbiamo traslocato nuovamente nella prima missione, lungo il tragitto abbiamo scommesso ad ogni curva sul ribaltamento del camion stracolmo di sacchi di cotone che viaggiava di fronte a noi (sorpassarlo sarebbe stata impresa per veri impavidi). Ha vinto lui - incredibilmente - sulla forza di gravità. Miracolosa Africa On The Road. 


Lasciàti i bagagli da Padre Tèmerughét, ci siamo riuniti con gli altri per assistere alla chiusura dei lavori del pozzo a Citiela. 
Piccoli intoppi risolti in pochi minuti non hanno potuto scalfire la sensazione di sollievo che abbiamo provato terminata la discussione con Fox. Il ritrovato relax è stato una benedizione.
La "calma dopo la tempesta" si è tradotta anche in giochi e scherzi divertenti agli invadenti bimbi che ieri ci facevano dannare. Farli correre e scappare dai nostri agguati, con quelle risatine acute e gioiose, è un gioco del quale potremmo non stancarci più.

Dopo il pranzo da Padre Tèmerughét abbiamo raggiunto Risola e suo marito Mennea al loro ufficio. Abbiamo visto le magnifiche bomboniere per il matrimonio dei nostri amici: utilizzeranno degli incredibili frutti essiccati, sferici, leggeri e decorati da una artista che vive qui. Domani li imballeremo uno ad uno per affrontare il viaggio. Due intere valigie saranno dedicate a questo.


Avevo chiesto alcune informazioni "culturali" a Risola, in particolare se vi fossero attività teatrali nella zona. La mia curiosità di vedere qualcosa della loro tradizione di performance dal vivo è stata soddisfata grazie all'associazione Smiling Kids che raccoglie orfani e bambini disagiati che vivono a Chipata e organizza per loro varie attività di doposcuola. Tra le altre c'è anche il laboratorio teatrale.

I ragazzi ci hanno accompagnate, me e Corista, vicino allo stadio, presso la sede dell'associazione.
Dopo averci mostrato la loro "casa", due responsabili ci hanno accompagnate in un mini tour tra le varie attività che seguono: dentro lo stadio dove i loro ragazzi giocano a calcio e poi ad una "lezione di teatro" poco distante.
All'inizio la situazione è stata un tantino imbarazzante per me e Corista: l'inglese con accento africano di uno dei due era per noi quasi incomprensibile. Capivamo un quarto di ciò che raccontava. Alla lezione di teatro, al cospetto dei bimbi che danzavano, suonavano e cantavano, non era fondamentale capire le parole - era davvero buon teatro di cui godere al di là delle parole.


Sono felice di essere rientrata alla missione di Padre Temérughèt, lo devo ammettere. Noi fanciulle siamo assai più comode e minestrina e patatine mi mancavano molto.

Mancano solo due giornate piene e poi domenica pomeriggio saliremo sull'aereo che ci riporterà a casa. I giorni sono davvero volati, ci sarebbe ancora così tanto da fare e vivere qui.. l'esperienza però sta giungendo al termine. Forse.
Forse no. Forse sta per iniziare invece la parte migliore. Come sarà questo Mal D'Africa di cui tutti parlano?
Lo saprò tra poco. Ne ho timore forse, un po'. Ma ho voglia di vivere persino quello. Ho voglia di vivere, e stop.






2 commenti:

  1. Risposte
    1. Grazie M.!
      E' una delle mie preferite,
      la piccola non aveva idea della funzione dell'aggeggio che avevo in mano, e non era nemmeno incuriosita, perciò le sedevo accanto, con l'obiettivo a pochi centimetri dal suo volto e potevo immortalare la sua espressione tranquilla senza perdere la naturalezza del momento. Indimenticabile.

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