Scusa se ti ho infilzato con quel coltello di plastica nella pancia e non ho avuto le forze per finirti, ma mi sono svegliata.
Incubi a nastro stanotte.
Ribaltamenti temporali, scambi di persona e nuove leggi fisiche e logiche. Come da manuale dell'inconscio patentato.
Cosi' imparo a mangiare come un cofano a mezzanotte. Anche se quella patata al cartoccio col burro del Tiepolo era commovente.
Mi sono alzata da questa nottata turbolenta con un bel pigiamino di confusione su misura.
Mi impegno a levarlo per affrontare questa giornata dal senso incerto.
Bene, e cosa mi metto?
Ecco, la preziosa faccia di bronzo - che la mia parte meno fine qualificherebbe con quell'altra parola.. quella che inizia con C e finisce con Ulo - non e' in valigia.
Ma lo sapevo.
E' rimasta dispersa nella nebbia urticante di cui parlavo ieri.
Solo che l' "accozzamento all'agente", tipico sport romano dell'aspirante attore/attrice, non si puo' praticare senza quella faccia li'.
E' perso in partenza. Parlo per esperienza.
Ecco, forse lo sport andrebbe ribattezzato per l'occasione. Forse se gli cambio nome riesco a praticarlo senza attrezzatura.
Come posso ridefinire l'accozzamento all'agente e renderlo praticabile anche con questo muso da Calimero che mi ritrovo stamattina?
Vediamo:
Coltura di sesonRosefioriranno.
Supporto al supporter.
Spingitura di spingitore.
Può funzionare?Mmm, non sono molto convinta. Non ho ancora trovato la formula magica che mi funziona.
Oggi le nuvole lasciano intravedere il bel cielo blu di questa citta' che ho sempre pensato un po' maga.
Mi impegno a farne uno specchio per vedermi piu' celeste e leggera. Sicuramente aiuta.
E magari ci leggo anche la formula magica che mi serve.
Che trasformi. Me, il mondo, quello che faccio.
Si accettano suggerimenti.
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