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domenica 2 giugno 2013

Partenza presenza - African Journal DAY 1

(Stai leggendo una pagina di AFRICAN JOURNAL - il diario del mio viaggio in Zambia nel 2012.
Trovi il resto sotto l'etichetta Africa. Sì, qui le cose semplici vanno alla grande.
Se vuoi altre info sull'associazione con cui sono partita, scrivimi, orsù: esplorattrice@gmail.com)

Giorno Zero - Aeroporto di Milano

ZIKOMO
Stavo per cominciare questo Journal di viaggio con frasi toccanti. Tipo apertura su picco emotivo.
Ma niente, non posso.
Ai lati ho Nordico e Plettro solerti come il bue e l'asinello, a sbirciare la pagina bianca. Tanto per mettermi a mio agio. Zikomo anche a voi.

Ma la prima parola già riassume con buona approssimazione ciò che conta per iniziare. Significa  
GRAZIE 
in lingua cinyanja ed è la prima che imparo. Appropriata ed esauriente.
L'aereo decolla con 40 minuti di ritardo, sono le 23,40 e fatico a tenere le palpebre aperte.
Plettro trova divertente rimbrottarmi sullo scorretto uso del Ma all'inizio della frase.
MA così non riesco mica a scrivere. Spiata.

Cedo alla stanchezza e alle angherie dei due fastidiosi custodi della lingua italiana e rimando a più tardi la cronaca del viaggio.


 Giorno 1 - Volo Ethiopian Airlines - ore 00:20
Primo tentativo di appisolarmi fallito.
Sedili strettissimi e spazio per le ginocchia insufficiente. E sono alta un metro e pochi puffi, figurati. Ora hanno anche acceso le luci generali e ho perso la parentesi di buio e silenzio prima del decollo - 30 minuti di attesa per aver nostra la pista - trampolino utile per un bel carpiato nel mondo dei sogni.
Stanca. 
Piena di aspettative e stanca.
Emozionata. 
Pronta.
Forse un po' tesa.

Cosa ti porto dall'Africa? Scegli un animale: leone, giraffa, elefante, zebra, ippopotamo.. dai Papà. Te lo porto, scegli tu. 
Oggi dopo un po' di insistenza papà mi ha risposto: 
-una zebra. 
Allora intesi, ti porto una zebra.
-a pois. ha aggiunto
Ci siamo fissati un momento negli occhi. Io ho riso. 
Anche lui con gli occhi - per un istante - l'ho visto, ha riso. 

Mi scendono un po' di lacrime adesso.
Sciolgono un po' di tensione, bene. 
Va bene.
Ti porto una zebra a pois, papà. Promesso.

Il Generale esce dall'ospedale il 21. Io torno il 19. Perfetto, voglio vederlo tornare a casa. Ed Esserci. Perchè la speranza ha bisogno di toccare la realtà, per farsi accompagnare sulla giusta strada e non perdersi. 

Il compito di questo viaggio è:
Nessun compito.
Stare nel presente. Coi 5 sensi a palla. Al timone. 
Stare nel mio centro. Con lo sguardo fuori però.

...Butta via lo specchio
che c'è il mondo da guardare...
Vorrei esser come l'acqua
che si lascia andare..
che scivola su tutto
che si fa assorbire..
Che supera gli ostacoli
finchè non raggiunge il mare..
e lì si ferma a meditare
per sceglier se esser
ghiaccio o vapore
se fermarsi o se ricominciare...

(Cit. E. Finardi)

Sarà per me una meditazione lunga 22 giorni.
E'. Non sarà. E' già.
Ci siamo. Stiamo volando. Il viaggio comincia..
veramente.. Continua. 
Non c'è fine, non c'è
Inizio in verità
Ma l'ALTROVE in cui atterreremo aiuterà a sentire uno stacco, e allora che sia come
un Gradino per
Scendere in Profondità. 
Fermare la mente e rimettere il corpo E l'anima - dal corpo sottile a quello materico - al comando.

Esiste solo questo momento.
L'unica cosa che sembra sfuggire e che invece è Reale. Unica.
Non il passato, non il futuro.
PRESENTE. 
Stare presenti al presente. 

Mi è così difficile ? 
Ah no, perdio.

Mi sento felice e grata. Questo viaggio era un sogno e l'ho reso realtà. Presente. Qui e Ora. 
Zikomo. Grazie.

Anche Plettro si è tuffato con me in questa esperienza, lui che sembrava esserne rimasto estraneo durante i miei primi passi. E' un regalo straordinario partire insieme. Lo ha fatto a me.
Anche lui è partito - come me - per cercare qualcosa. Serenità - forse Pace. Non so di preciso come lo definirebbe oggi.
Qualcosa che ha a che fare con il proprio Centro.
Non si trova in Africa.
Nè Altrove.
E' Dentro.   L'Africa/Altrove è solo l'occasione per starci - Dentro.

Vivere questa esperienza insieme è una occasione d'oro. La farò risplendere per quanto mi riguarda.

Siamo partiti in 6. E tutti desiderosi di portare un miglioramento laggiù. Acqua. Che è realmente Vita.
Scorre, genera.
Attraverso la quale determineremo una concreta differenza non solo per la gente che incontreremo, ma anche per noi stessi, per la nostra esperienza come persone. SISI, un botto di aspettative.

L'associazione, partita dall'entusiasmo e dal cuore comunicativo di Piedone Il Presidente, è stata fin'ora il polo catalizzatore di energie sempre maggiori, le quali stanno generando opere e risultati che migliorano la vita a migliaia

si.
migliaia.

tra donne, bambini, uomini, 
persone.

Quando mi hanno chiesto (era il papà del Nordico, mi ricordo): "Lo vuoi fare o no il vicepresidente? ci sei o no?"
"Ma io.."
"Si o no?"
Ho risposto Si senza più pensare e come un presentimento e una desiderabile conseguenza ho immaginato - quasi automaticamente - questo giorno.
Si parte. 

Non vedo l'ora di poter trovare conferma alla mie millemila aspettative. 
Sono aperta. Pronta a stupirmi. Di quanto si possa ricevere nel solo atto di dare. 

h 07:00

Stiamo atterrando ad Addis Abeba, Etiopia. Uno dei voli più scomodi Ever. 
Ho chiuso occhio per poche mezz'ore. Ma non me ne importa un accipicchia. 
Sono in Africa Finally. Mi sento elettrizzata. Sbadiglio elettrizzata.

 h 09:30 

Ecco, proprio non sembra di esserci già.
Cielo nuvoloso e aria frescolina in questo scalo etiope.
Colazione col caffè raccomandato a Piedone dai missionari zambiani. Senza badare alla tazzina sciaquata con sola acqua, tanto per disabituarci in quattro e quattr'otto dal fare gli schizzinosi.
Anche se il timore c'è eh. Ah se c'è. Mica lo nego.
Lo tengo lì, da parte. Non lo scaccio, per non cadere nell'incoscienza.


Ripartiamo diretti verso Lilongwe entro poche decine di minuti.
Sono la biondina stanchissima che sbadiglia copiosamente sui lettini d'attesa del suo primo aeroporto africano, mi potete distinguere facilmente.

Momento pecoreccio: un signore europeo, insospettabile e distinto nel suo golfino del country club, ha regalato a Plettro e Cuggi una scena degna della peggior commedia all'italiana.
Ilarità incontenibile dovuta all'inaspettato siparietto delle 07:00.
Non mi addentro nei dettagli cacofonici. Il brizzolato gentlemen si è ritrovato solo, nella sua diciamo nuvola. 
Bene. Ed è solo il primo mattino di viaggio. 
Mi avevano parlato degli odori del continente nero ma ho fatto un balzo a 5 metri di distanza, sai com'è, nel dubbio preferirei aspettare il prossimo "impatto sensoriale".
Poi era un tizio europeo, non vale.

h 11:54

Ora ci siamo davvero. Stiamo per atterrare in Malawi. La meta è sempre più vicina. Adesso si che sono emozionata e felice. 
Africa. 
Che pare sia la culla all'origine di tutto, della storia dell'uomo su questo pianeta.
Queste suggestioni non sono dettagli.
Le carico di potere e magia. 
Le coltivo e intendo ripeterle - spesso - per questo intenso tempo da vivere in questa terra.













2 commenti:

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