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domenica 30 marzo 2014

Nessun piano oltre a questi.

Non ho un piano.
Ne ho almeno 34 diversi. Intrecciati. Contraddittori. Portano tutti nello stesso posto. O almeno, ci scommetto.
Ad ogni bivio cambio rotta, provo a Sentire nella pancia quale sia la direzione per me.

Se mi azzardo a usare la testa, me ne pento il più delle volte. La coerenza non mi attrae. E spesso mi giudico per questo. A volte però è la paura che sta al timone. Maledetta.
(O benedetta?)
Quando c'è lei, mi guardo intorno, vedo quello che manca e mi sento di fallire.
Tragica, melodrammatica. Quanto mi prendo sul serio a volte? Pure troppo.
Per scegliere la propria Via, forse basta chiudere gli occhi, senza paragonarsi, ai percorsi degli altri o magari ai percorsi ideali?

Nel silenzio si può ascoltare. Dove si va adesso? Cosa mi serve? Cosa desidero? 

Cerco solo di non dimenticare che conta solo COME. Che dove vado non importa a nessuno.
E' COME vivo che ha valore. Per me, e di riflesso per chi condivide i miei percorsi.

Giusto?

Ma a chi lo devo chiedere se lo è, giusto, ciò che scelgo? Non c'è risposta fuori. E' tutto dentro. Qui.
Me lo dimentico ad ogni angolo. Ho la memoria di Dory, la pesciolina di Nemo.


Chiedere consiglio a volte mi viene spontaneo, necessario.. L'indecisione mi affligge molte più volte di quante sia disposta ad ammettere. Ma ognuno ha una risposta per SE'.
Pochi rispondono ciò che credono davvero sia meglio.. per chi chiede. Il filtro che ognuno pone, rispetto alle storie e alle vite altrui, è fatto di una miriade di variabili personali.
Io ascolto, e Ascolto dentro, possibilmente, intanto.
A volte sento un enooorme "Ma che cazzo dici" e allora so che quel consiglio non fa per me.
Non me ne voglia il consigliere di turno. Mi è stato di enorme aiuto invece. Fin lì, avrei creduto di pensarla proprio così magari. E avrei cannato clamorosamente.
C'ho un tale Caos dentro a volte.

Non troverò controfigure, pilota automatico o mappe.
Sono io l'attrice protagonista di questa mia storia.
Io non ho un piano. Ne ho molti, vorrei avere molte vite, per seguirne ciascuno linearmente. Con ordine.
Ma poi che due palle. Mi annoierei all'istante.

Imprevedibile, contraddittoria. Mi son sempre sentita attratta da queste parole.
E poi però c'ho una fifa blu.
Paura, di tutto, di tutti.
Proseguo, mi faccio coraggio, per non restare paralizzata da tutto questo cobalto panico.

Nessun piano. Solo un modo: il mio. Sentirmi Felice, in Armonia tra declamati desideri e intime necessità.
Conoscermi. Esplorare, esplorarmi.

Mi contraddico? Ebbene sì. Mi contraddico. Sono vasto, contengo moltitudini. (W.Whitman)

Lo ammetto, non ho un piano, io improvviso.
Lo so fare.

6 commenti:

  1. Trovare la propria strada non è mai facile, bisogna andare per tentativi! In bocca al lupo :*

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    1. Viva il lupo. Che abbia cura di noi, diciamo.
      E per citare una frase opportuna:
      "Prova ancora, sbaglia ancora, sbaglia meglio" S. Beckett

      Grazie E. ;)

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  2. Ti stimo e ti invidio anche un po', per il tuo saper improvvisare...

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    1. Ma guarda Valeria, io ci provo.. a volte non so nemmeno io cosa sto facendo... ;) Può essere divertente. E/o spaventoso. A giorni alterni.

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  3. Prendere ogni decisione implica ragionare e ponderare bene... E' anche ammesso sentirsi confusi, non saper bene da che parte andare... Ma con l'esperienza ho capito che i consigli, quelli servono fino ad un certo punto, perchè poi la scelta finale sarà sempre e solo nostra :)

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    1. Il punto Lyla è che col Ragionare mi sono infilata troppo spesso in vicoli ciechi. Sono cintura nera di analisi dei PRO e CONTRO di LaqualunqueCosa. Pensare non mi serve più di tanto, o almeno ho imparato a non lasciare la Mente da sola al timone. E' una gran cacasotto.
      Il "coraggioso capitano della mia anima" non è il cervello di sicuro.. sono sempre più certa sia il Cuore... ;)

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